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Bonus Ristrutturazioni 2025: detrazione al 50% per ristrutturare casa

27Feb Incentivi

Il Bonus Ristrutturazioni è un’agevolazione fiscale dedicata a chi realizza interventi di ristrutturazione edilizia su immobili residenziali.

L’incentivo consente di ottenere una detrazione Irpef del 50% sulle spese sostenute, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Questo significa che l’importo massimo detraibile ammonta a 48.000 euro, da ripartire in 10 rate annuali di pari importo.

L’agevolazione si applica sia agli interventi eseguiti su singole abitazioni che su parti comuni di edifici residenziali situati in Italia. Sono esclusi gli immobili a uso produttivo, commerciale o direzionale.

Per accedere alle detrazioni fiscali è necessario avere un reddito inferiore ai 75.000 euro.

Come funziona il bonus per ristrutturare 2025 

Dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025, il Bonus Ristrutturazioni prevede una detrazione fiscale del 50% per le spese sostenute su immobili adibiti ad abitazione principale. Per le seconde e terze case, invece, la detrazione è pari al 36% dell’imposta lorda. In entrambi i casi, il limite massimo di spesa detraibile è di 96.000 euro per unità immobiliare.

Quindi nel 2025 le detrazioni per ristrutturare sono:

  • 50% per le abitazioni principali
  • 36% per le altre unità immobiliari 

A partire dal 2026 e fino al 2027, la percentuale di detrazione subirà una riduzione:

  • 36% per le abitazioni principali
  • 30% per le altre unità immobiliari

Questa maggiorazione dell’aliquota per il 2025 è riservata esclusivamente ai titolari di proprietà o di un diritto reale di godimento sull’immobile destinato ad abitazione principale.

Esclusioni dal bonus per ristrutturare

Non possono beneficiare della detrazione gli interventi che prevedono la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie alimentate a combustibili fossili.

Chi può richiedere il bonus casa

Il bonus ristrutturazioni è accessibile a tutti i contribuenti, sia residenti che non residenti in Italia.

Beneficiari diretti

Possono richiedere la detrazione i seguenti soggetti:

  • Proprietari o nudi proprietari
  • Titolari di diritti reali di godimento, come usufrutto, uso, abitazione o superficie
  • Locatari o comodatari
  • Soci di cooperative, sia a proprietà divisa che indivisa
  • Imprenditori individuali, per immobili non classificati come beni strumentali o merce
  • Soggetti che producono reddito in forma associata, come società semplici, società in nome collettivo, società in accomandita semplice e imprese familiari (art. 5 del TUIR)

Beneficiari indiretti

Possono usufruire della detrazione anche coloro che, pur non essendo proprietari dell’immobile, sostengono le spese di ristrutturazione e risultano intestatari di bonifici e fatture. Tra questi:

  • Familiari convivente del proprietario o detentore dell’immobile (coniuge, parenti fino al terzo grado, affini fino al secondo grado)
  • Coniuge separato assegnatario della casa coniugale intestata all’altro coniuge
  • Componente dell’unione civile, equiparato al coniuge dalla legge 76/2016
  • Convivente more uxorio, purché sostenga le spese a partire dal 1° gennaio 2016, anche se non proprietario né titolare di un contratto di comodato

In questi casi, la detrazione è valida anche se le autorizzazioni comunali risultano intestate al proprietario dell’immobile.

Casi particolari

  • Se un immobile è comproprietà di due persone e solo una risulta intestataria di fattura e bonifico, l’altro comproprietario può ugualmente beneficiare della detrazione, a condizione che sia indicata la percentuale di spesa sostenuta.
  • Nel caso di un contratto preliminare di vendita (compromesso), l’acquirente può accedere al bonus se:
    • Ha già preso possesso dell’immobile
    • Sostiene direttamente le spese
    • Il compromesso è stato registrato prima della dichiarazione dei redditi in cui viene richiesta la detrazione

Bonus per ristrutturazione: gli interventi ammessi

Il Bonus edilizia consente di accedere a detrazione fiscale su ristrutturazione per numerosi interventi edilizi effettuati sulle singole unità abitative. Di seguito, un elenco dettagliato degli interventi ammessi, suddivisi per tipologia e modalità di esecuzione, sulla base delle indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate.

1. Modifiche strutturali e redistribuzione degli spazi

  • Accorpamento di locali o unità immobiliari → Unione di locali appartenenti a unità diverse, con opere esterne.
  • Allargamento porte interne → Realizzazione di aperture o chiusure con demolizioni di lieve entità, senza modificare la distribuzione interna.
  • Allargamento porte e finestre esterne → Con demolizione parziale della muratura.
  • Apertura interna → Creazione di un varco per collegare locali interni o unità immobiliari.

2. Interventi per il miglioramento dell’accessibilità

  • Ascensore → Nuova installazione o sostituzione con modello diverso o adeguato alla legge n. 13/1989.
  • Montacarichi → Nuova installazione o sostituzione con caratteristiche differenti.
  • Barriere architettoniche → Eliminazione di ostacoli alla mobilità per migliorare l’accessibilità.

3. Opere esterne e facciate

  • Balconi → Rifacimento con materiali, colori o finiture diverse; nuova costruzione.
  • Cornicioni → Nuova realizzazione o rifacimento con caratteristiche differenti.
  • Facciata → Rifacimento parziale o totale con modifica di materiali e/o colori.
  • Muri di cinta → Nuova realizzazione o sostituzione con variazioni di altezza e materiali.
  • Recinzioni → Costruzione ex novo o sostituzione con una diversa dalla precedente.
  • Pareti esterne → Rifacimento anche parziale, con modifica di materiali o colori.
  • Pavimentazione esterna → Nuova realizzazione o sostituzione con materiali diversi.
  • Terrazzi → Rifacimento completo con variazione di dimensioni o piano.
  • Tinteggiatura esterna → Modifica dei colori e/o materiali.

4. Coperture e tetti

  • Tetto → Rifacimento totale, modifica dell’inclinazione delle falde, aumento di volume.
  • Lastrico solare → Rifacimento con materiali diversi.
  • Solaio → Sostituzione con materiali differenti o adeguamento dell’altezza.
  • Travi del tetto → Sostituzione parziale o totale con modifiche strutturali.

5. Interventi su finestre, infissi e serramenti

  • Finestra → Nuova apertura, modifica o sostituzione con materiali e colori diversi.
  • Infissi esterni → Nuova installazione o sostituzione su tutta la facciata.
  • Porta-finestra → Nuova installazione o modifica delle caratteristiche esistenti.
  • Persiane → Nuova installazione o sostituzione con materiali e colori differenti.
  • Saracinesca → Nuova installazione o sostituzione con innovazioni.

6. Impianti tecnologici e di sicurezza

  • Caldaia → Sostituzione o riparazione con innovazioni.
  • Impianto di riscaldamento autonomo → Nuova installazione, con o senza opere edilizie.
  • Impianto elettrico → Sostituzione o adeguamento alle normative di sicurezza.
  • Impianto idraulico → Sostituzione o riparazione con innovazioni.
  • Videocitofoni e telecamere → Nuova installazione o sostituzione.
  • Allarme per finestre esterne → Installazione o sostituzione con innovazioni.
  • Interruttore differenziale → Sostituzione o riparazione con innovazioni.
  • Cablatura degli edifici → Installazione di una rete che colleghi tutte le unità abitative.
  • Contenimento inquinamento acustico → Opere per il miglioramento dell’isolamento sonoro (detraibili se certificano il raggiungimento degli standard di legge).

7. Spazi accessori e volumi tecnici

  • Box auto/Garage → Nuova costruzione, detraibile se pertinenziale all’abitazione.
  • Locale caldaia → Realizzazione o riparazione con modifiche murarie.
  • Centrale idrica/termica → Costruzione o ristrutturazione, con modifiche interne ed esterne.
  • Piscina → Rifacimento con variazione di dimensioni o materiali.
  • Sottotetto → Opere interne ed esterne senza cambio di destinazione d’uso.
  • Veranda → Nuova realizzazione, con eventuale demolizione di pareti.

8. Elementi decorativi e di finitura

  • Davanzali di finestre e balconi → Nuova installazione o sostituzione con materiali diversi.
  • Gradini scale → Sostituzione con variazione di forma, dimensioni o materiali.
  • Grondaie → Installazione ex novo o sostituzione con modifiche rispetto all’originale.
  • Parapetti di balconi → Rifacimento o sostituzione con materiali e colori diversi.
  • Pensiline per auto → Nuova installazione o sostituzione con materiali differenti.
  • Zoccolo esterno facciata → Rifacimento con variazioni rispetto alla versione preesistente.

9. Lavori per la sicurezza e l’efficienza energetica

  • Sicurezza statica → Interventi per la stabilità strutturale e antisismica.
  • Risparmio energetico → Opere mirate all’efficientamento (detraibili se certificano il raggiungimento degli standard).
  • Messa a norma degli edifici → Interventi per l’adeguamento alle normative vigenti (art. 1, legge n. 449/1997).

Questo incentivo rappresenta un’importante opportunità per chi desidera rinnovare la propria abitazione principale beneficiando di un’aliquota di detrazione più vantaggiosa nel 2025.

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