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Classi energetiche degli immobili: cosa sono, come si determinano e come migliorarle

16Ott Efficientamento

Le classi energetiche degli immobili sono diventate un tema centrale nel settore immobiliare, specialmente a fronte delle normative europee e italiane che promuovono la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico. In questo articolo esploreremo cosa è la classificazione energetica casa, come viene determinata e, soprattutto, come migliorare la classificazione energetica del proprio immobile.

Cosa sono le classi energetiche degli immobili

Le classi energetiche degli immobili rappresentano un sistema di classificazione pensato per valutare l’efficienza energetica di un edificio. In pratica, indicano quanta energia consuma una casa per mantenere condizioni di comfort, cioè per riscaldare, raffrescare, illuminare e produrre acqua calda sanitaria.

Ogni abitazione viene inserita in una scala che va dalla classe A4 (la migliore) fino alla classe G (la meno efficiente). La posizione dell’immobile in questa scala dipende da diversi fattori tecnici, come l’isolamento termico, la qualità degli impianti, il tipo di infissi, l’utilizzo di energie rinnovabili e altro ancora.

Il principale documento che certifica la classe energetica è l’Attestato di Prestazione Energetica (APE), obbligatorio in caso di vendita, locazione o ristrutturazioni rilevanti. Questo attestato consente di capire quanto consuma l’immobile ogni anno, espresso in kWh per metro quadro, e permette anche un confronto oggettivo tra diverse abitazioni.

Capire a quale classe appartiene il proprio immobile è fondamentale non solo per motivi ambientali, ma anche economici: una casa ad alta efficienza consuma meno energia, riduce le bollette e aumenta di valore sul mercato.

La scala di classificazione energetica: dalla classe A4 alla classe G

La classificazione energetica degli edifici si basa su una scala standardizzata, che va dalla classe A4 (la più efficiente) fino alla classe G (la meno performante). Questa scala è progettata per fornire una valutazione chiara e immediata del fabbisogno energetico annuale dell’immobile, espresso in kWh/m² anno.

Ogni classe corrisponde a un determinato livello di consumo e di efficienza, ed è influenzata da diversi fattori: materiali costruttivi, impianti installati, tecnologie di riscaldamento e raffreddamento, presenza o meno di fonti rinnovabili, e l’isolamento dell’edificio.

Differenze tra le classi energetiche

  • Classe A4: Massima efficienza energetica. Immobili quasi passivi, con consumi energetici vicini allo zero, spesso dotati di impianti fotovoltaici, pompe di calore e sistemi di VMC.
  • Classe A1 – A3: Abitazioni molto performanti, realizzate o ristrutturate con tecnologie avanzate e materiali a basso impatto energetico. Consumi contenuti e buona autonomia energetica.
  • Classe B: Buona efficienza, spesso raggiunta grazie a un buon isolamento termico e a impianti moderni. Gli edifici in classe B garantiscono un equilibrio tra comfort e risparmio.
  • Classe C: Prestazioni energetiche discrete. Gli immobili in questa fascia possono beneficiare di interventi mirati per passare a una classe superiore.
  • Classe D e E: Prestazioni inferiori alla media, con consumi elevati dovuti a scarso isolamento, impianti datati e assenza di energie rinnovabili.
  • Classe F e G: Immobili ad altissimo consumo energetico. Spesso si tratta di edifici costruiti prima dell’introduzione delle normative energetiche, con impianti obsoleti e forti dispersioni di calore.

Cosa comporta avere una classe energetica bassa

Possedere o acquistare un immobile in classe F o G comporta diverse conseguenze pratiche:

  • Bollette più salate a causa di un fabbisogno energetico elevato
  • Disagio abitativo: freddo in inverno, caldo eccessivo in estate
  • Valore di mercato ridotto, sia per la vendita che per la locazione
  • Minore attrattiva per l’accesso a bonus edilizi o finanziamenti green
  • Obblighi futuri: le direttive europee prevedono progressivi obblighi di riqualificazione per immobili a bassa efficienza

Per questo motivo, è sempre più importante migliorare la classe energetica del proprio immobile, non solo per risparmiare, ma anche per aumentarne il valore e la sostenibilità nel tempo.

Come viene determinata la classe energetica di una casa

La classe energetica di un immobile viene stabilita attraverso un’analisi tecnica che porta al rilascio dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE). Questo documento è redatto da un tecnico abilitato (ingegnere, architetto o geometra) ed è obbligatorio in caso di vendita, affitto o ristrutturazioni importanti.

L’obiettivo dell’APE è stimare quanta energia consuma l’edificio in un anno, considerando non solo l’involucro dell’edificio, ma anche gli impianti e le fonti energetiche utilizzate.

Cos’è l’Attestato di Prestazione Energetica (APE)

L’APE è il documento ufficiale che certifica la classe energetica di una casa. È richiesto per legge in diverse situazioni, tra cui:

  • Vendita o affitto dell’immobile
  • Richiesta di bonus edilizi
  • Nuove costruzioni o importanti ristrutturazioni
  • Pubblicazione di annunci immobiliari (dove è obbligatorio indicare la classe)

Ha una validità di 10 anni, ma va aggiornato in caso di interventi migliorativi che ne alterano le prestazioni (es. nuovo impianto o isolamento).

Parametri tecnici valutati per il calcolo

Il tecnico esegue un sopralluogo e raccoglie tutti i dati necessari per calcolare il fabbisogno energetico globale. I principali aspetti considerati sono:

  • Isolamento termico: qualità e spessore dei materiali isolanti di pareti, tetto e pavimento
  • Infissi e serramenti: tipologia di vetri, trasmittanza termica, presenza di taglio termico
  • Tipologia di impianti: sistemi di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria
  • Fonti energetiche: uso di energie rinnovabili come pannelli solari o fotovoltaici
  • Ventilazione: presenza di sistemi VMC con recupero di calore
  • Orientamento dell’edificio e zona climatica

Il risultato è un numero che indica il consumo annuo per metro quadro (kWh/m² anno). In base a questo valore, viene assegnata una classe energetica da A4 a G.

Chi può rilasciare l’APE e quanto costa

L’APE può essere rilasciato solo da professionisti certificati e abilitati all’attività di certificazione energetica. Il costo del servizio può variare in base a:

  • Tipologia dell’immobile (appartamento, villa, edificio intero)
  • Regione o provincia (ci sono variazioni di mercato)
  • Complessità della documentazione disponibile

In media, il prezzo per un APE si aggira tra €100 e €250, ma può essere incluso anche in pacchetti di ristrutturazione o compravendita immobiliare.

Durante la valutazione, il tecnico calcola il fabbisogno energetico globale dell’immobile, tenendo conto anche delle condizioni climatiche locali. Questo fabbisogno viene quindi rapportato alla superficie dell’immobile per assegnare la classe energetica.

Come migliorare la classe energetica di un immobile: interventi efficaci

Se il tuo immobile si trova in una classe energetica bassa, non sei obbligato a rassegnarti: esistono numerosi interventi mirati che possono migliorare sensibilmente le prestazioni energetiche della tua casa, ridurre i consumi e accedere a incentivi fiscali.
Ogni intervento, anche singolarmente, può contribuire a far salire l’edificio di una o più classi, rendendolo più efficiente, confortevole e appetibile sul mercato.

Vediamo ora le soluzioni più efficaci.

Isolamento termico: pareti, tetto e pavimenti

L’isolamento termico è uno degli interventi con il miglior rapporto costi-benefici.
Tra le tecniche più utilizzate c’è l’isolamento a cappotto, che consiste nell’applicare materiali isolanti sulle pareti esterne per ridurre le dispersioni di calore.

Anche la coibentazione del tetto e del sottotetto è fondamentale, poiché il calore tende a disperdersi verso l’alto. Inoltre, isolare il solaio o i pavimenti aiuta a migliorare ulteriormente l’efficienza, soprattutto nelle case indipendenti.

Migliorare l’isolamento dell’involucro edilizio riduce drasticamente i consumi e aumenta il comfort in tutte le stagioni.

Sostituzione di infissi e serramenti

Vecchie finestre e porte rappresentano veri punti critici per la perdita di calore. Sostituirle con infissi a doppio o triplo vetro, con vetrocamera basso emissivo e telai a taglio termico, può fare una differenza enorme sulla classe energetica.

Oltre a migliorare l’isolamento, questi infissi riducono il rumore e aumentano la tenuta all’aria e all’umidità, contribuendo al benessere abitativo.

Efficientamento degli impianti termici

Gli impianti di riscaldamento e raffrescamento incidono moltissimo sui consumi energetici. Sostituire vecchie caldaie con:

  • Pompe di calore ad alta efficienza
  • Caldaie a condensazione
  • Sistemi ibridi
  • Riscaldamento a pavimento

…consente di ridurre il fabbisogno energetico globale e aumentare di una o più classi la prestazione dell’immobile.

Un buon impianto deve essere anche regolato da sistemi intelligenti, come cronotermostati e domotica per la climatizzazione, che ottimizzano i consumi.

Utilizzo di impianti a energia rinnovabile

L’installazione di pannelli solari o impianti fotovoltaici è un modo efficace per migliorare la classe energetica di un immobile. Questi impianti permettono di produrre energia pulita in loco, riducendo la dipendenza da fonti esterne e abbassando drasticamente i consumi. Le fonti rinnovabili non solo aiutano l’ambiente, ma sono spesso decisive per ottenere le classi energetiche più alte (A1-A4).
Gli interventi più comuni includono:

  • Pannelli solari termici per acqua calda sanitaria
  • Impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica
  • Sistemi di accumulo energetico (batterie)

Questi sistemi, se integrati con pompe di calore o altri impianti efficienti, possono rendere un edificio quasi autonomo dal punto di vista energetico.

Sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC)

Spesso trascurata, la ventilazione meccanica controllata (VMC) è invece un intervento strategico per evitare dispersioni di calore durante il ricambio d’aria.
I sistemi VMC con recupero di calore migliorano la qualità dell’aria interna, riducono muffe e umidità, e limitano le perdite energetiche, soprattutto in edifici molto isolati.

Vantaggi di una buona classe energetica e incentivi fiscali disponibili

Investire per migliorare la classe energetica di un immobile non è solo una scelta ecologica: è anche una strategia vantaggiosa dal punto di vista economico, abitativo e immobiliare.
Una casa efficiente consuma meno energia, garantisce maggiore comfort ed è più appetibile sul mercato, sia in fase di vendita che di affitto.

Inoltre, lo Stato italiano offre incentivi fiscali e bonus edilizi per agevolare i lavori di riqualificazione.

Risparmio energetico e comfort abitativo

Una casa in classe A o B consuma fino al 70-90% in meno rispetto a un edificio in classe G.
Questo si traduce in:

  • Bollette più leggere per riscaldamento, raffreddamento e acqua calda
  • Temperatura interna più stabile in tutte le stagioni
  • Minor umidità e condensa, grazie a un buon isolamento e alla ventilazione controllata
  • Maggiore qualità dell’aria, soprattutto in presenza di sistemi VMC

Migliorare la prestazione energetica significa vivere meglio, in un ambiente sano, silenzioso e climatizzato in modo naturale.

Aumento del valore dell’immobile

Un immobile con una classe energetica alta è più richiesto sul mercato. Gli acquirenti sono sempre più attenti all’efficienza, sia per il risparmio futuro che per l’impatto ambientale.

Secondo dati del settore immobiliare:

  • Le case in classe A o B possono valere fino al 20-30% in più rispetto a quelle in classe G
  • In fase di affitto, la classe energetica incide sul canone, rendendo gli immobili efficienti più redditizi
  • Le nuove direttive europee punteranno sempre di più verso edifici “a emissioni quasi zero” (nZEB)

Insomma, investire oggi conviene, anche in ottica futura.

Agevolazioni fiscali e bonus ristrutturazione

Lo Stato italiano mette a disposizione numerosi incentivi per migliorare la classe energetica, tra cui:

  • Ecobonus: detrazioni fiscali dal 50% al 65% per interventi di efficientamento energetico (isolamento, infissi, caldaie, pompe di calore, VMC, ecc.)
  • Bonus Ristrutturazione: detrazione al 50% per lavori edilizi, anche combinabili con quelli energetici
  • Superbonus 110/90% (a seconda dei requisiti e dell’anno): incentivo per interventi trainanti come isolamento e impianti, applicabile anche a impianti fotovoltaici e accumulo
  • Conto Termico: incentivo diretto per pompe di calore, solare termico, VMC
  • Bonus casa green (in caso di acquisto di nuove abitazioni in classe A o B)

Questi strumenti, spesso combinabili, permettono di abbattere i costi iniziali e rendere accessibili anche gli interventi più importanti.

Prima di iniziare i lavori, è fondamentale affidarsi a tecnici esperti in pratiche ENEA e gestione delle detrazioni, per massimizzare i benefici fiscali ed evitare errori.

Domande frequenti sulla classe energetica degli immobili (FAQ)

Come posso sapere la classe energetica della mia casa?

La classe energetica è indicata nell’Attestato di Prestazione Energetica (APE). Se non ne possiedi uno aggiornato, puoi rivolgerti a un tecnico abilitato (ingegnere, architetto o geometra) per richiedere una valutazione e la redazione dell’APE.

Quanto costa ottenere un APE?

Il costo medio per un APE varia tra €100 e €250, a seconda della complessità dell’immobile e della zona. È sempre bene richiedere più preventivi e assicurarsi che il tecnico sia regolarmente iscritto agli albi professionali.

Quali sono gli interventi più efficaci per migliorare la classe energetica?

I più efficaci includono:
– Isolamento termico di pareti, tetto e pavimenti
– Sostituzione di infissi con modelli ad alta efficienza
– Installazione di impianti a pompa di calore
Pannelli solari o fotovoltaici
Sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC)
Anche piccoli interventi possono portare miglioramenti significativi, specie se combinati.

Ci sono obblighi legati alla classe energetica?

Sì. L’APE è obbligatorio per:
– Vendere o affittare un immobile
– Pubblicare annunci immobiliari
– Ottenere bonus fiscali legati all’efficienza energetica
In futuro, la normativa europea potrebbe imporre standard minimi obbligatori per tutti gli edifici residenziali.

Quanto aumenta il valore della casa migliorando la classe energetica?

Secondo diverse analisi immobiliari, una casa che passa da classe G a classe B o A può aumentare di fino al 20-30% in termini di valore commerciale. Inoltre, diventa più attrattiva e si vende (o affitta) più facilmente.

Quanto tempo serve per migliorare la classe energetica?

Dipende dal tipo di interventi:
Sostituzione degli infissi: pochi giorni
– Isolamento termico esterno (cappotto): 2-4 settimane
– Installazione impianti (caldaia, fotovoltaico): da 1 a 3 settimane
– Interventi combinati: fino a 2-3 mesi, con progettazione tecnica e gestione pratiche

Posso accedere ai bonus se ho una casa in classe G?

Assolutamente sì. Anzi, le case in classe F o G sono spesso quelle che ottengono i maggiori vantaggi, perché partono da una condizione energetica bassa e possono migliorare di più.
Molti incentivi, come l’Ecobonus o il Superbonus (se attivo), premiano proprio il salto di almeno due classi energetiche.

La classificazione energetica è un indicatore fondamentale per valutare l’efficienza energetica di un immobile, con un impatto diretto sui costi di gestione e sul valore di mercato. Migliorare la classe energetica di un edificio è un investimento vantaggioso, soprattutto grazie agli incentivi fiscali disponibili, che riducono il costo degli interventi e aumentano il comfort abitativo.

Se stai pensando di migliorare la prestazione energetica della tua casa, affidati a professionisti qualificati per ottenere una consulenza mirata e massimizzare i benefici fiscali.

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